IL METABOLISMO DEL CANCRO
CONTRASTARE L’ACIDITA’ PER ELIMINARE I TUMORI
di Jessica Savogin Pezzetta
Nel 2010, circa 80 anni più tardi, partendo proprio dalla considerazione che l’acidità è una caratteristica fondamentale del mircroambiente tumorale, sono stati presentati all’Istituto Superiore di Sanità, durante il Primo Simposio Internazionale, tutti gli studi su cui è concentrato l’International Society for Proton Dynamics in Cancer (ISPDC). L’obiettivo di queste ricerche è di colpire esclusivamente il target molecolare che provoca il tumore, “al fine di evitare i frequenti effetti collaterali delle terapie tradizionali utilizzando inibitori della pompa protonica per inibire la crescita della massa tumorale”, come spiegato da Stefano Fais del Dipartimento del Farmaco dell’Istituto Superiore di Sanità.
A causare le condizioni favorevoli per le crescite tumorali vi è un iniziale accumulo di acido lattico dovuto al metabolismo tumorale, e la successiva selezione di cellule che, per far fronte all’incremento dell’acidità, provocano un iperfunzionamento delle pompe cellulari che eliminano protoni all’esterno della cellula.
In Italia, i primi due studi clinici sono stati eseguiti per i melanomi presso l’Istituto dei Tumori di Milano e l’Università di Siena e per gli osteosarcomi presso il Gruppo Italiano dei Sarcomi, a Bologna.
Del medesimo approccio si sono avvalsi i ricercatori della Fudan University di Shangai per combattere il carcinoma alla mammella.
In Florida, il professor Robert Gatenby del Dipartimento di Oncologia Integrata del Cancer Center di Tampa, per le sue ricerche ha utilizzato il bicarbonato somministrato per via orale.
Ancora, il professor Kusuzaki del Dipartimento di Oncologia dell’Università di Edobashi, a Tokio, per contrastare i sarcomi ha usato l’arancio di acridina; questa molecola ha la capacità di concentrarsi negli organuli acidi della cellula e, in seguito ad un impulso luminoso (raggi x), si tramuta in un composto altamente tossico per i tessuti tumorali, senza tuttavia che si evidenzino segni di tossicità per i tessuti circostanti sani.
Tutte le terapie scelte per questi studi sono basate sull’uso di farmaci che utilizzano l’acidità tumorale come target o andando ad inibire i meccanismi che la provocano - ossia gli inibitori della pompa protonica - o, ancora, semplicemente andando tamponando - avvalendosi del bicarbonato - o cambiando il loro stato quando concentrati all’interno dei tumori - con l’arancio di acridina -.
Pertanto, la teoria del vecchio professor Otto Henrich Warburg sembra oggi trovare ulteriori conferme, anche se evidentemente non è che ne avesse bisogno, ma sicuramente era necessario che queste conoscenze venissero rese note anche all’opinione pubblica. Solo così, infatti, ognuno ha la facoltà di decidere per la propria salute, sapendo che essa è determinata da ciò che si mangia. Una persona sana ha i valori del pH del sangue compresi tra 7,4 e 7,45. Se questi valori sono inferiori a 7 si va incontro al coma. Per mantenere elevato il pH e quindi proteggere la propria salute è fondamentale evitare tutti quei cibi acidificanti: al primo posto di questo elenco troviamo lo zucchero raffinato, privo di vitamine e minerali, ricco esclusivamente di carboidrati raffinati che affaticano il pancreas; dopodiché troviamo la carne e tutti i latticini; anche le farine ed i loro derivati, nonché tutti gli alimenti in scatola, la margarina, il caffè, il the nero e l’alcol. Bisogna tenere in considerazione che qualsiasi cibo cotto aumenta l’acidità mentre elimina l’ossigeno. E poi, naturalmente, non va dimenticato che anche tutti i farmaci, dagli antibiotici ai chemioterapici, sono acidificanti!
I soli cibi alcalini sono rappresentati dalle verdure e da alcuni tipi di frutta. Perciò, per mantenersi in buona salute andrebbero consumate quotidianamente abbondanti quantità di verdura di varietà diverse, naturalmente cruda. Più riusciamo a bilanciare positivamente i cibi alcalini rispetto a quelli acidificanti e meno dovremo preoccuparci di incorrere in eventuali patologie degenerative.
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© Copyright 2013 Jessica Savogin Pezzetta, Giornalista Scientifica, Editore e Presidente A. C. Edizioni Scientifiche Still, www.edizioniscientifichestill.com